Esplorando il Territorio della Sardegna Attraverso i Reperti Archeologici

Il territorio di Macomer, un grande centro situato nel Marghine a 600 metri di altitudine, ha una storia antica che risale all’età preistorica. Uno dei siti più significativi è la necropoli di Filigosa.

Cultura di Filigosa
La necropoli di Filigosa, datata alla prima Età del Rame, ha restituito numerosi reperti che hanno contribuito a definire la Cultura di Filigosa. Questa fase culturale segue la Cultura Sub-Ozieri ed è caratterizzata da vasellame ceramico relativamente semplice. Tra i corredi funerari sono stati rinvenuti resti umani, e sebbene in passato si ipotizzasse una pratica di deposizione secondaria, studi più recenti suggeriscono invece rituali di deposizione primaria.

La Venere di Macomer
Precedente alla Cultura di Filigosa, un ritrovamento singolare avvenne nella grotta di Marras, situata in una gola del Rio S’Adde. Nel 1949, fu rinvenuta fuori contesto una statuetta nota come la Venere di Macomer. Questa figura femminile, alta 14 centimetri, presenta ampi fianchi e un volto zoomorfo in basalto. Inizialmente datata tra il Neolitico Medio e l’Eneolitico, attualmente si tende a collocarla tra il Paleolitico e il Mesolitico.

Siti Nuragici
Il territorio ospita diversi siti nuragici di grande rilevanza. Tra questi:
– Nuraghe Santa Barbara
– Nuraghe Orolo
– Complesso di Tamuli

In queste aree si trovano tre tombe dei giganti, sei betili (alcuni con rappresentazioni dei seni, indicanti l’identificazione femminile), un nuraghe arroccato su un’altura rocciosa e un villaggio di capanne a pianta circolare e rettangolare.

Questi reperti archeologici ci offrono una preziosa finestra sul passato e ci aiutano a comprendere meglio la storia millenaria della Sardegna. 🏛️🌿

Foto di copertina “Diversamente Sardi” dal sito www.sardegnaversounesco.com