Taccuini di Sardegna -Borghi Affascinanti della Sardegna: Gavoi, Bitti, Bosa e Burgos

Taccuini di Sardegna -Borghi Affascinanti della Sardegna: Gavoi, Bitti, Bosa e Burgos

Un Viaggio nel Cuore Autentico della Sardegna

La Sardegna non è solo mare: è un’isola di antiche tradizioni, paesaggi mozzafiato e borghi che custodiscono il fascino di un tempo passato. Oggi vi portiamo alla scoperta di quattro gemme nascoste nel cuore dell’isola: Gavoi, Bitti, Bosa e Burgos, luoghi incantevoli che rappresentano l’autenticità della vita sarda. I testi e gli spunti sono tratti dal portale ufficiale del turismo sardo, SardegnaTurismo.it.

Gavoi: Un Borgo Gioiello tra le Montagne del Gennargentu

Nascosto tra le vette del Gennargentu e attraversato da corsi d’acqua che ne esaltano la biodiversità, Gavoi è un borgo che brilla come un gioiello nella Sardegna più selvaggia. Con poco meno di tremila abitanti, Gavoi si erge a quasi 800 metri d’altitudine, circondato da un vasto territorio di oltre tremila ettari, di cui due terzi coperti da fitti boschi di lecci, roverelle, castagni e agrifogli. Il borgo, insignito della Bandiera Arancione dal Touring Club, è un rifugio ideale per chi cerca una connessione autentica con la natura e la cultura sarda.

A pochi chilometri dal centro abitato, il lago di Gusana, con il suo blu profondo che risplende soprattutto in autunno e inverno, offre un ambiente perfetto per escursioni in canoa e pesca sportiva. Questo bacino artificiale, creato tra il 1959 e il 1961, si incastona suggestivamente tra i monti Littederone e Nodu nos Arcos, immerso in una cornice di roverelle e macchia mediterranea. Le rive del lago sono dotate di strutture che permettono di godere appieno della bellezza circostante, con opzioni di soggiorno che garantiscono il massimo comfort.

Passeggiando per le strade di Gavoi, tra eleganti case in granito, potrai ammirare panorami mozzafiato sulle verdi vallate e gustare le prelibatezze locali, come il rinomato pecorino Fiore Sardo DOP, di cui Gavoi è presidio Slow Food, accompagnato da pane carasau e dolci tipici. La cultura locale si esprime anche attraverso le eccellenze artigiane, visibili in occasione dell’evento “Autunno in Barbagia”.

Una visita imperdibile è quella al Museo Casa Porcu Satta, dove potrai scoprire i costumi tradizionali gavoesi, antichi giocattoli, strumenti di lavoro e musicali, tra cui il tamburo, suonato dai famosi Tumbarinos di Gavoi. Il borgo è anche sede del celebre festival letterario “L’Isola delle Storie”, che ogni luglio attira artisti e intellettuali da tutto il mondo.

Non mancano tracce di un passato ancora più remoto: nei dintorni di Gavoi, tra le montagne e le sorgenti, potrai scoprire menhir, domus de Janas e nuraghi, come il nuraghe Talaichè, con la sua copertura a tholos ancora intatta. Tra le leggende locali, spicca quella legata al roccione di Lopène, un luogo sacrificale dove, secondo la tradizione, gli anziani venivano lasciati morire.

Bitti: La Culla del Canto a Tenore e delle Tradizioni Pastorali

Proseguendo il nostro viaggio, arriviamo a Bitti, il cuore della Barbagia settentrionale, un borgo che ha saputo conservare intatte le sue antiche tradizioni pastorali e culturali. Conosciuto per la produzione lattiero-casearia, in particolare del pregiato pecorino, Bitti racconta la sua storia attraverso il Museo della Civiltà Contadina e Pastorale, situato in una casa padronale nel centro del paese.

Ma è il canto a tenore che ha reso Bitti famoso nel mondo. Questo antico canto polifonico, riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità, trova la sua celebrazione nel Museo Multimediale del Canto a Tenore, dove è possibile immergersi nella tradizione musicale sarda e comprendere l’importanza di questa forma d’arte nella cultura isolana.

Bitti, con le sue case in pietra disposte ad anfiteatro e i vicoli stretti, si sviluppa intorno alla chiesa parrocchiale di San Giorgio Martire. Il borgo, che oggi conta circa tremila abitanti, è stato abitato sin dalla preistoria, come dimostra il vicino villaggio-santuario di Su Romanzesu. Questo sito nuragico, esteso per sette ettari su un altopiano di granito, comprende circa cento capanne, vari templi e un misterioso labirinto, testimoniando l’importanza storica e culturale del luogo.

Le tradizioni religiose sono profondamente radicate a Bitti, con numerose chiese dedicate alla Vergine Maria, come quelle della Madonna dell’Annunziata e di Nostra Signora del Miracolo. Tra gli eventi più sentiti vi sono i Fuochi di Sant’Antonio e le celebrazioni della Settimana Santa, con momenti di grande intensità spirituale come s’Iscravamentu e s’Incontru.

Bosa: Un Borgo Pittoresco sulla Valle del Temo

Spostandoci verso la costa occidentale dell’isola, incontriamo Bosa, uno dei borghi più pittoreschi della Sardegna, adagiato lungo le rive del fiume Temo, l’unico fiume navigabile della regione. Con le sue case colorate che si riflettono nell’acqua e il castello dei Malaspina che domina il paesaggio, Bosa offre un’atmosfera unica, sospesa tra terra e mare.

Il centro storico di Bosa, noto come Sa Costa, è un dedalo di vicoli stretti, scalinate ripide e case medievali in pietra, spesso adornate da balconi fioriti. Passeggiando per le sue strade, si percepisce la ricchezza della sua storia, che si manifesta anche nelle chiese, come la cattedrale dell’Immacolata e la chiesa di San Pietro, una delle più antiche della Sardegna.

Una visita a Bosa non può prescindere dalla scoperta della tradizione artigianale della lavorazione del corallo e della filigrana, che rappresentano un legame profondo con il passato e con il mare. Inoltre, Bosa è celebre per la produzione della Malvasia, un vino dolce e aromatico, da degustare nelle cantine locali.

Il borgo è anche un ottimo punto di partenza per esplorare la costa selvaggia e incontaminata che lo circonda, con le sue spiagge di sabbia dorata e le scogliere a picco sul mare. Le vicine rovine della città fenicia di Tharros e l’oasi naturalistica di Capo Marrargiu, nota per la presenza del grifone, completano l’offerta turistica di questa area.

Burgos: Un Castello tra i Monti e le Leggende della Barbagia

Infine, ci spostiamo a Burgos, un piccolo borgo arroccato tra i monti della Barbagia di Ollolai, dominato dal maestoso castello dei Doria. Questo piccolo villaggio, con le sue case in pietra e le stradine acciottolate, sembra uscito da una fiaba medievale.

Il castello di Burgos, costruito nel XII secolo, è uno dei più importanti dell’isola e offre una vista spettacolare sulle vallate circostanti. Secondo la leggenda, fu la residenza di Eleonora d’Arborea, una delle figure più emblematiche della storia sarda. La fortezza, con le sue torri e le sue mura merlate, racconta secoli di battaglie e intrighi, offrendo oggi un affascinante viaggio nel passato.

Burgos, pur essendo un borgo di dimensioni modeste, è ricco di tradizioni. Le sue feste religiose, come quella di San Giorgio, patrono del paese, e i riti della Settimana Santa, rappresentano momenti di profonda devozione e comunità. Anche qui, come negli altri borghi sardi, la natura è protagonista: i boschi di querce e lecci che circondano Burgos sono perfetti per escursioni e passeggiate.

Gavoi, Bitti, Bosa e Burgos sono quattro borghi che racchiudono l’essenza della Sardegna più autentica e nascosta, lontano dalle rotte turistiche più battute. Ognuno di questi luoghi offre una prospettiva unica sull’isola, fatta di tradizioni millenarie, paesaggi incantevoli e una cultura che continua a vivere e a rinnovarsi. Un viaggio in questi borghi è un’esperienza che arricchisce l’anima, un’occasione per scoprire una Sardegna diversa, capace di sorprendere e affascinare a ogni angolo.

credits foto sardegnaturismo.it

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *