La Sardegna è nota per i suoi monumenti emblematici come i nuraghi, antiche torri di pietra risalenti all’età del Bronzo, ma il suo patrimonio culturale si estende ben oltre. L’isola è infatti un vero e proprio scrigno di tesori, in cui si incontrano testimonianze archeologiche, artistiche, storiche ed etnoantropologiche che riflettono l’evoluzione e la ricchezza culturale di una società che ha saputo conservare e rinnovare le sue tradizioni nel corso dei secoli.
Il Catalogo regionale dei beni archeologici, artistici, storici ed etnoantropologici, parte del Sistema informativo del patrimonio culturale della Sardegna, rappresenta uno strumento essenziale per la conservazione e valorizzazione di questo patrimonio. Istituito nel 2006 in seguito alla Legge Regionale n. 14 del 20 settembre, il catalogo raccoglie il risultato di oltre vent’anni di meticolosa attività di catalogazione, iniziata nel 1996. Questa immensa banca dati, che conta circa 190.000 record, rappresenta una risorsa preziosa per studiosi, ricercatori e per chiunque voglia approfondire la conoscenza della cultura sarda. Il catalogo comprende beni di varia natura: dai reperti archeologici alle opere d’arte, dalle testimonianze storiche agli oggetti della tradizione popolare, e molto altro.