La Basilica di Saccargia fu costruita tra il 1116 e il 1128, durante il regno di Pietro I, che era re di Aragon e giudice di Cagliari. L’edificio fu fondato dai monaci camaldolesi, un ordine monastico che giocò un ruolo fondamentale nella diffusione del cristianesimo e nella promozione della cultura e dell’arte in tutta l’Europa medievale. Questi monaci, che provenivano da un ambiente di riforma e spiritualità, scelsero la Sardegna come sede di una delle loro abbazie, con l’intento di portare ordine e prosperità in una regione allora caratterizzata da una forte presenza di cultura pre-esistente e influenze arabe.
L’architettura romanica della basilica è tipica della tradizione sarda, ma con evidenti influenze dell’architettura pisana, che era in auge durante il periodo della sua costruzione. La chiesa è costruita in pietra calcarea locale, con una struttura a croce latina, che include una navata centrale e due laterali, separate da colonne robuste e archi a tutto sesto. La facciata principale, imponente e austera, è caratterizzata da un’apertura a trifora sormontata da un grande rosone che diffonde una luce morbida all’interno dell’edificio.
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