Boghes Pitzzinas apparizzadu cun s’amparu de sa Regione Autonoma de Sardigna
ASSESSORADU DE S’ISTRUTZIONE PÙBLICA, BENES CULTURALES, INFORMATZIONE, ISPETÀCULU E ISPORT
LR 22/2018, art. 22, commi 2 e 3 DGR 25/52 del 30.06.2021 e DGR 34/21 dell’11.08.2021 (Imprentas 21/22)
“Boghes Pitzinnas” entrerà nelle aule delle scuole superiori e medie della Sardegna centrale. «In ogni scuola sarà avviato un dibattito, su temi di attualità che coinvolgono i ragazzi conversando in limba . Ma verranno inseriti anche pochi interventi in italiano di studenti che non conoscono la lingua sarda, documentando le motivazioni.
I temi proposti che li coinvolgono verranno scelti in accordo con gli insegnanti ma verteranno su argomenti accattivanti per i ragazzi: nuove tecnologie in tutti i vari settori, dal futuro cambiamento nel mondo della comunicazione ai social network, start up, nuovi orizzonti, cyber bullismo, bullismo, realtà virtuale, scuola, tabacco e alcool, passioni e video giochi, ma soprattutto sarà una testimonianza su quale sia il grado di conoscenza della lingua sarda tra i giovani. Poi la gratificazione sarà quella di potersi riascoltare sui social e le varie applicazioni.
Dalle interviste, si potrà ricavare il concetto che hanno non solo gli studenti, ma anche docenti e genitori affinché la lingua sarda possa non restare un solo fatto accademico e elitario.
«Con questo programma-inchiesta di grande rilievo socioculturale si intende sfatare il luogo comune, radicato fra i ragazzi e non solo, che l’apprendimento e la valorizzazione della lingua sarda possano rappresentare un pericolo per soppiantare la lingua italiana o straniere studiate a scuola. Lo scopo è esattamente l’opposto: si possono imparare contemporaneamente diverse lingue e la lingua “materna”, che è neolatina, costituisce un grande arricchimento e un rinforzo per le altre lingue, compreso l’italiano».